Appassimento uva
L’antica e tradizionale pratica che rende unica la Valpolicella Classica
L’appassimento è la tradizionale e antica pratica che consiste nel lasciar appassire naturalmente le uve, prima della pigiatura e che contraddistingue la produzione dei vini Amarone e Recioto. Quest’arte, conosciuta da secoli nelle Venezie dai tempi dei romani, inizia con la raccolta al giusto punto di maturazione dei grappoli selezionati e più spargoli; deposti in ampie cassette di plastica traforata, vengono lasciati riposare nei mesi freddi per circa 100 giorni a seconda dell’annata e del contenuto di acqua presente nell’uva.
Al termine del ciclo di appassimento i grappoli avranno perso il 30-40% del loro peso originario concentrando zuccheri, aromi e polifenoli e, talvolta, glicerine superiori alla media se attaccati dalla “muffa nobile”. Durante il periodo di appassimento la costante areazione è garantita nell’ambiente del fruttaio dove conserviamo e utilizziamo tutt’ora, accanto alle moderne cassette di plastica, i graticci di legno e bambù chiamati in termine dialettale “Arele”, testimonianza della tradizione e del sapere della famiglia Venturini.
Verso gennaio si procede con una soffice pigiatura e una lunga fermentazione a bassa temperatura.
L’appassimento conferisce ai vini Villa Crine corpo, struttura e un’altissima concentrazione ed espressione aromatica.
